18° Premio Letterario Tomasi di Lampedusa
Un Viaggio tra Cinema e Letteratura: Il Video Mapping del 18º Premio Tomasi di Lampedusa
Il 5 agosto 2024, il Palazzo Filangeri-Cutò di Santa Margherita Belìce, meglio noto come il Palazzo del Gattopardo, ha fatto da sfondo a un evento straordinario: la cerimonia di premiazione del 18º Premio Tomasi di Lampedusa, assegnato a Francesco Piccolo per il suo romanzo La Bella Confusione.
Questa magnifica cornice storica, già immortalata da Visconti nel suo capolavoro cinematografico, ha accolto l’innovativo video mapping che abbiamo realizzato per celebrare l’occasione.
Il Premio Tomasi di Lampedusa è un riconoscimento prestigioso, dedicato ogni anno a un’opera di narrativa che esplora temi legati alla cultura e all’identità euro-mediterranea. Quest’anno, il premio è stato conferito a La Bella Confusione, un’opera che non solo rende omaggio al cinema italiano del 1963, ma che riesce a intrecciare magistralmente le vite e le opere di tre giganti: Fellini, Visconti e lo stesso Piccolo.
Un romanzo-documentario che esplora con profondità e fascino le vicende dietro la realizzazione di due film epocali, Otto e mezzo e Il Gattopardo, simboli di un’epoca irripetibile del nostro cinema.
Il Video Mapping: Un Racconto di Luce e Ombra
Per rendere omaggio a un’opera tanto ricca di significato, abbiamo scelto di trasportare gli spettatori in un’esperienza sensoriale unica attraverso il video mapping proiettato sulla facciata del Palazzo del Gattopardo. L’intento era di riflettere la “bella confusione” evocata dal titolo del romanzo, confondendo inizialmente lo spettatore, per poi guidarlo alla scoperta dei protagonisti della storia: Fellini, Visconti e lo stesso Piccolo.
Il video mapping inizia con una silhouette che emerge in una scena eterea e asettica. Questo personaggio indefinito si fa narratore di una storia intrisa di rivalità artistica, genialità e intrighi dietro le quinte.
In un crescendo di colori e suoni, la silhouette cambia voce e colore per rappresentare le tre personalità principali, ognuna identificata da un colore distintivo: blu per Fellini, rosso per Visconti e verde per Piccolo. La narrazione si dipana attraverso aneddoti, curiosità e frammenti di interviste, creando un mosaico di eventi e relazioni che hanno segnato la realizzazione di Otto e mezzo e Il Gattopardo.
Man mano che il racconto procede, le tre personalità emergono chiaramente, e con esse i loro caratteri distintivi e le loro visioni del cinema e della vita.
La scena finale vede la silhouette iniziale scindersi in tre figure distinte.
Mentre le figure danzano sulle note del valzer del Gattopardo, la “bella confusione” si risolve in una meravigliosa armonia visiva e narrativa.
Un Dialogo tra Passato e Presente
Non ci siamo limitati a raccontare esclusivamente le storie dei protagonisti, ma abbiamo giocato con la struttura del Palazzo del Gattopardo, simbolo stesso di un’epoca e di una cultura.
Attraverso animazioni che interagivano con l’architettura dell’edificio, abbiamo creato effetti suggestivi: la pellicola cinematografica che scorre sulle pareti, una crepa che divide il palazzo in due (evocando la frattura tra Fellini e Visconti), e giochi di luce che amplificano il senso di meraviglia e scoperta.
L’intero progetto è stato concepito per offrire agli spettatori non solo una celebrazione di La Bella Confusione e del cinema italiano, ma anche un’esperienza immersiva che rende omaggio alla potenza dell’arte e della narrazione. Un viaggio tra cinema e letteratura, dove le immagini e le parole si fondono, dando vita a un dialogo senza tempo tra passato e presente.
Questa è una dimostrazione come, la cultura e l’arte possano ancora, oggi, emozionare e unire, attraverso linguaggi diversi ma complementari.
Un omaggio non solo ai grandi maestri del cinema, ma anche alla capacità di un autore contemporaneo di rievocare e reinterpretare il passato con uno sguardo nuovo e appassionato.
Lo Storyboard
Per organizzare al meglio la produzione del videomapping, abbiamo sviluppato un efficace storyboard, la cui funzione è quella di pre-visualizzare e pianificare il flusso narrativo del progetto, ovvero una sequenza di illustrazioni, disposte in ordine cronologico, che rappresentano visualmente le scene del video mapping e ne spiegano la funzione.
SCENA 1. Il video mapping inizia con una breve introduzione che contestualizza il periodo storico e cinematografico.
Si vedono diverse componenti di una cinepresa che si mettono in movimento.
SCENA 2. Iniziano ad accomodarsi delle figure per trasmettere l’idea di essere al cinema, luogo emblematico attorno a cui ruota tutto il romanzo.
SCENA 3. La figura che prima si trovava al centro, si sposta verso sinistra. Quando inizia ad occupare quel lato, la luce di sfondo diventa rossa (Fellini).
SCENA 4. La figura si sposta a destra, questa volta lo sfondo diventa blu (Visconti).
SCENA 5. La figura si sposta a destra, questa volta lo sfondo diventa blu (Visconti).
SCENA 6. Si srotola la locandina di “LA STRADA” su un lato e sull’altro appare l’articolo di un giornale con una citazione di Visconti. Mentre una luce blu fluttua a destra e sinistra. Dei suoni accompagnano la disputa.
SCENA 7. Vediamo la locandina di “SENSO”, si sente la su un lato e sull’altro appare l’articolo di un giornale con una citazione di Fellini che critica la pellicola. Questa volta la luce è rossa.
SCENA 8. Le due figure occupano i lati opposti del palazzo.
SCENA 9. Due profili di diversi colori guardano in direzioni opposte, come ad evitarsi.
SCENA 10. I due profili si fondono in un unico volto, ma ai due lati abbiamo i due diversi colori. Alcune linee bianche percorrono gli elementi del palazzo per poi convergere all’interno della testa centrale.
SCENA 11. Abbiamo il susseguirsi degli anni in cui i due grandi registi si scontrano a colpi di capolavori. Ad accompagnare le date vediamo diversi spezzoni dei film.
SCENA 12. Alcuni raggi colorati vengono sparati fuori dalle finestre e vanno a colpire elementi che si trovano dall’altro lato del palazzo impregnandoli con il loro colore.
SCENA 13. Il palazzo si crepa ed inizia e dividersi in due.
SCENA 14. Il palazzo viene suddiviso in 8 porzioni e mezzo. Una figura cammina al suo interno, noncurante degli spostamenti verticali che subiscono le parti della facciata.
SCENA 15. Il palazzo prende le sembianze dell’interno di un gran salone adibito a tema “Il Gattopardo”. Il gran salone inizia a dividersi in 8 pezzi
e mezzo.
SCENA 16. Vediamo da una parte il colosseo e parti della città di Roma, dall’altro, la città di Palermo adattata sopra gli elementi della facciata. Un aereo vola in cielo facendo avanti e indietro.
SCENA 17. Diverse scene di entrambi i film con Claudia Cardinale. Le colonne si tingono di Castano e di nero come i capelli dell’attrice.
SCENA 18. La facciata del palazzo che prima si era separata, adesso va ad unificarsi.
SCENA 19. Una piccola figura in basso a destra che guarda in alto a sinistra, al centro l’effetto di una televisione con scene del film 8 e 1/2. Sullo schermo si vedono adesso delle scene del film Gattopardo.
SCENA 20. La silhouette del personaggio sta al centro della facciata rivolta verso il pubblico.
SCENA 21. Dalle tre figure se ne scindono diverse altre, dunque iniziano a passeggiare riprendendo il finale di 8 e 1/2 con annessa colonna sonora.
SCENA 22. Presa posizione, iniziano a danzare a ritmo di Walzer, richiamando il Gattopardo. Si chiude un grande sipario ed il videomapping giunge alla fine.